Urban Gardens – Giardini Urbani – Franco Luigi Carena

25.00

Un volume prezioso, interamente a colori su carta patinata, che parla di giardini e orti urbani.

Questo secondo volume della collana intende porre l’attenzione sulle aree verdi che adornano le nostre città e le più grandi città del mondo. Si parla quindi di Giardini Urbani, di Orti Urbani, Roof Garden, Rooftops (nelle varie declinazioni) e le Oasi (o giardini del deserto).

Nella prima parte, la più corposa, dopo un breve excursus sulla storia dei giardini urbani a partire dall’antica Grecia, spiega cosa si intende per giardino pubblico e area verde urbana. Un Giardino Urbano, Parco Cittadino, Parco Pubblico o Parco Urbano è un’area verde situata nella città, intorno alla città o nelle sue vicinanze, con lo scopo di fornire ai cittadini uno spazio verde, un contatto con la natura e un luogo ricreativo e di riposo.
Oggi questi parchi e aree verdi contribuiscono in modo significativo a diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico nelle aree urbanizzate e sono luoghi idonei per passeggiate, per jogging, per pedalate su piste ciclabili e ideali per praticare sport nelle aree attrezzate.

«Sono moltissime le grandi città che annoverano entro i propri confini splendidi parchi urbani per farci trovare ristoro all’ombra di grandi alberi o sulla riva di piccoli laghi o sdraiati su freschi pendii o al sole su prati verdi. Non è stato facile stilare una selezione di giardini urbani. Ogni città del mondo ne possiede almeno uno, più o meno spettacolare e non potendo visitarli la mia scelta è partita dal selezionare le città più popolose, quelle cioè che hanno maggior bisogno di queste oasi».

E così Mosca, Londra, Berlino, Madrid, Roma, Parigi, Praga, Barcellona, Belgrado, Monaco di Baviera, Stoccolma, Amsterdam, Zagabria, Torino, Palermo, Atene, Siviglia, Dublino, Porto, Leuven, Lisse, Mere, Enniskerry, solo in Europa.

Poi ci sono i giardini urbani dell’Asia: Chongqing, Shanghai, Pechino, Istanbul, Bangkok, Tokyo, Canton, Mumbai, Lahore, Giacarta, Seoul, Hanoi, Hong Kong, Dacca, Riad, Singapore, Yangon, Hyderabad, Busan, Gedda, Kanpur, Jaipur, Chittagong, Osaka, Islamabad, Awaji.

Poi i giardini urbani d’America: San Paolo, Lima, Città del Messico, New York, Bogotà, Rio de Janeiro, Caracas, Santiago, Los Angeles, Buenos Aires, Brasilia, Chicago, Toronto, Montreal, San Francisco, Vancouver, El Paso, Minneapolis, Anchorage, Vittoria.

I giardini urbani d’Africa: Il Cairo, Città del Capo, Nairobi, Ouagadougou, Abuja.

I giardini urbani dell’Oceania: Sydney, Melbourne, Auckland

Nella seconda parte si passano in rassegna gli Orti urbani. Molte aree cittadine dismesse, spazi verdi non curati, tetti e grandi terrazzi, ma anche sotterranei e cantine, lentamente si stanno trasformando in luoghi dove realizzare orti, fattorie urbane, roof farm, agrihood che favoriscono l’autoproduzione alimentare, riducono l’inquinamento e ottimizzano l’uso degli spazi urbani. Poi ancora ci sono i Roof Garden (o Tetti-giardino) oppure i Rooftops (giardini sui tetti), i Green Roof, i Turf House e i Torboeir. Poi le Oasi, i giardini del deserto.

«Ho scritto questo libro per testimoniare il mio amore per gli alberi e la natura e quindi per tentare di sensibilizzare ed incentivare le Amministrazioni cittadine a porre maggior attenzione e rispetto per il verde pubblico», scrive Franco Carena.

Descrizione

URBAN GARDENS – Franco Luigi Carena

Buckfast Edizioni

25,00 euro

Formato 21×30 – pag. 198

ISBN 9788899551506